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Nell’immenso bianco (neve o tempo?) si snodano lunghe file serpeggianti di uomini-seggiola, simboli dell'esistenza, vanno a cercare qualche cosa ("Quando arriveremo agli antipodi") il seme della speranza ("Ci andremo presto") o la narrazione storica ("Riposo a Giosafat"). L'invenzione di Cesare Bruno - dopo alcuni anni di evoluzione - è diventata un ampio discorso sociale che tra lirismo di fondo e pungente ironia prima affascina poi costringe alla meditazione ed alla ricerca.
La pittura di Cesare Bruno è diventata più rigorosa, ancora meglio impaginata, aggiungendo nuove raffinatezze tra il fantastico ed il reale; la cromia è diventata irruente ed elegiaca, frastorna e convince, per diventare passione nei grandi bianconeri dei quali abbiamo detto.
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